Card
Captor Sakura è una serie Tv animata molto famosa in
Giappone e anche nel nostro paese. La caratteristica principale
di questo cartone animato è un po' come quella dei Pokémon
e cioè la collezionabilità: la giovane protagonista,
Sakura, indossa infatti in ogni
puntata un vestito diverso per le sue avventure e sempre in tema
con la carta da cercare nell'episodio. Queste
CARD in Giappone sono molto ricercate e i ragazzi nipponici
le cercano e le collezionano proprio come quelle dei Poket Monster.
E non parliamo degli abitini delle bambole di Sakura! Per ogni costume
che la compagna di classe e amica del cuore
Tomoyo le confeziona, esiste
infatti una bambolina di Sakura da comprare nei negozi di giocattoli.
Anche la versione italiana prodotta dalla Giochi Preziosi,
non è stata da meno, ma non esistono così tante versioni
come in Giappone!
Si direbbe quindi un buon prodotto e un ottimo
affare sotto il profilo del merchandising e dei gadget quindi, ma
come serie animata com'è? Come ogni prodotto seriale ha sicuramente
delle pecche e delle ripetizioni (cicletti utilizzati più volte ad esempio...), ma la caratteristica di avere la protagonista vestita sempre
in modo differente, impedisce il riciclaggio di scene usate in precedenza,
obbligando cosi' un costante sforzo di animazione non indifferente.
Personalmente poi, devo ammettere la scelta di colori e di stile
adoperato dalle CLAMP (che in questo caso non sono solo mangaka,
ma anche animatrici) è molto gradevole e accattivante e ne
giustifica il grande successo che questa serie e manga ha avuto
anche nel nostro paese.
Si
infatti come sempre, anche Card
Captor Sakura è
tratto dall'omonimo manga e posso assicurarvi che è molto
bello. Anche questo, prima di essere raccolto in volumetti versione DeLux,
è uscito sulla
rivista per bambine Nakayosi (ed.
Kodansha). Giunto al termine, il manga è stato ristampato
in 11 volumetti.
Per i meno otaku della situazione, diciamo, in parole povere, che la differenza sostanziale tra la versione "a
puntate" e la versione "a volumetti" dei manga giapponesi
(discorso generico non solo riferito a questo), sta nel fatto che
la prima è stampata su carta riciclata con l'inchiostro colorato
(rosso, verde,
giallo, blu,
viola...) e ha un formato abbastanza
grande, diciamo un A4 un po' più basso; la seconda, "a
volumetti" è stampata su carta migliore, è inchiostrata
nero su bianco, ma il formato è decisamente più piccolo
(tipo le agendine tascabili, un A4 diviso in 2).
Esistono in commercio, inoltre
molti libri illustrati e art-book che raccolgono le illustrazioni
migliori e anche il making delle tavole e dei disegni. Viene
spesso anche catalogata ogni singola immagine usata per le pubblicità
e viene segnalato anche la data e la rivista o CD dove è comparsa.
Insomma CCS è una serie (anzi piu' d'una...) e un film, (si si esiste
anche il lungometraggio) ed è anche un manga dalle mille facce, dai mille
colori e dalle mille sigle: con la seconda serie
"Sakura: la partita non e' finita", è cambiata anche la sigla,
e anche questa sarebbe stato un nuovo successo della ormai famosissima
coppia Manera/D'Avena: peccato che le puntate siano state sospese di punto in bianco, senza un reale motivo. Si vocifera che gli ascolti, paragonati a quelli di punta dell'epoca di Rossana, non fossero cosi' buoni, anzi diciamo disastrosi...
Crediamo che non sia del tutto errato pensare che molto probabilmente potremo ritrovare Sakura serie 2 sul digitale terrestre... staremo a vedere...